Entrando negli uffici di K-City, si percepisce immediatamente l’energia di chi lavora per trasformare concretamente le nostre città. Qui, un gruppo di professionisti con anni di esperienza nella gestione della mobilità urbana ha dato vita a una realtà che promette di rivoluzionare il rapporto tra cittadini e spazi urbani.
Dal Parcheggio al Gemello Digitale
“Trasformare le città da agglomerati statici in organismi viventi”: è questa la filosofia che guida il team di K-City. Ma cosa significa nella pratica? Durante la visita in azienda, emerge chiaramente come il punto di partenza sia stato il controllo delle aree di sosta – un problema che ogni automobilista conosce bene – per poi espandersi verso un concetto più ampio di città intelligente.
La loro suite tecnologica non richiede installazioni software complesse: tutto funziona via web, con accesso multi-utenza e aggiornamenti in tempo reale. “Non volevamo creare l’ennesimo software complicato”, spiega uno dei responsabili, “ma una piattaforma che davvero semplificasse la vita agli amministratori pubblici”.
L’obiettivo è quello di proporre un Gemello Digitale che simuli a tutti gli effetti gli aspetti della mobilità cittadina offrendo uno strumento di simulazione alle Pubbliche Amministrazioni per tentare di ottimizzare quelli che sono i flussi cittadini attraverso la simulazione e l’utilizzo di strumenti tecnologici all’avanguardia come Intelligenza Artificiale e Algoritmi Predittivi.
Tecnologia che Si Vede (e Si Sente)
I sensori wireless, le reti LoRaWAN, i sistemi di videosorveglianza evoluti: dietro questi termini tecnici si nasconde un approccio pragmatico alla tecnologia urbana. Durante la dimostrazione, risulta evidente come ogni soluzione nasca da problemi reali: il traffico congestionato, la ricerca infinita del parcheggio, la necessità di monitorare la qualità dell’aria.
Il progetto SENECA, sostenuto dalla Regione Campania, rappresenta forse l’esempio più concreto di questa filosofia. Sistema Intelligente per l’ottimizzazione delle infrastrutture di parcheggio e ricarica: un nome tecnico per dire che vogliono rendere più facile trovare un posto auto e ricaricare l’auto elettrica, contribuendo nel contempo a ridurre l’inquinamento.
Riconoscimenti e Prospettive
Dal 2017 a oggi, K-City ha collezionato riconoscimenti che vanno dal premio AISEM alle partecipazioni internazionali al GITEX di Dubai e al Mobile World Congress di Barcellona. Non mancano le certificazioni ISO per qualità, ambiente e gestione dati – standard che testimoniano la serietà dell’approccio aziendale.
Ma al di là dei premi, quello che colpisce è l’approccio concreto: “Non vendiamo sogni futuristici”, precisano, “ma soluzioni che funzionano oggi”. Una filosofia che sembra trovare riscontro nei numeri: diverse città già utilizzano le loro tecnologie, con percentuali di affidabilità che, secondo l’azienda, superano le aspettative.
La Sfida del Futuro
Visitando K-City, si intuisce come la vera sfida non sia tanto tecnologica quanto culturale: convincere amministratori e cittadini che la tecnologia può davvero migliorare la vita quotidiana senza complicarla. In un paese dove l’innovazione spesso si scontra con la burocrazia, realtà come questa rappresentano un ponte tra il possibile e il necessario.
L’impressione, uscendo dai loro uffici, è che K-City non stia semplicemente vendendo tecnologia, ma provando a riscrivere il rapporto tra persone e città. Un’ambizione importante, che merita di essere seguita con attenzione.
Christian Palmieri