Se stai cercando una tappa che concluda al meglio un itinerario tra Catania, l’Etna e Siracusa, Taormina è la scelta giusta. Affacciata sul mare, elegante ma accessibile, ricca di storia e scorci memorabili, è perfetta per una giornata da dedicare a bellezza, relax e passeggiate panoramiche.
Arriva presto al mattino, soprattutto se visiti in alta stagione: il paese si riempie rapidamente, ma nelle prime ore puoi goderti il centro con più calma. Parcheggia l’auto in uno dei grandi parcheggi multipiano (come Porta Catania o Lumbi) e da lì prendi la navetta o sali a piedi verso Corso Umberto I, la via principale.
Appena arrivi in centro, ti rendi subito conto del perché Taormina sia tanto amata: balconi fioriti, boutique eleganti, viste sul mare Ionio e sul profilo dell’Etna in lontananza. E tutto, nonostante la fama turistica, mantiene un certo equilibrio tra autenticità e raffinatezza.
Passeggiata su Corso Umberto fino a Piazza IX Aprile
Una volta imboccato Corso Umberto I, lasciati guidare dal ritmo della passeggiata. Questa via pedonale è il cuore di Taormina, punteggiata da negozi di ceramiche artistiche, botteghe di prodotti tipici, gioiellerie, librerie indipendenti e bar storici con i tavolini all’aperto.
Cammina lentamente, osserva le architetture medievali, i portali scolpiti in pietra lavica, i balconcini pieni di gerani e bouganville. Incontrerai la Porta Messina, antico ingresso orientale della città, e poco dopo Palazzo Corvaja, sede di mostre e centro culturale, esempio perfetto di architettura arabo-normanna.
Proseguendo, il Corso si apre all’improvviso su uno degli scorci più suggestivi di tutta Taormina: Piazza IX Aprile. È una terrazza panoramica naturale, sospesa tra cielo e mare, con vista aperta sulla baia di Naxos e sull’Etna sullo sfondo. La pavimentazione a scacchiera in bianco e nero, le chiese ai lati e i musicisti di strada rendono l’atmosfera ancora più coinvolgente.
Questo è il posto ideale per fare colazione con calma. Scegli un bar con vista (come il classico Mocambo o il più tranquillo Wunderbar) e ordina una granita di mandorla o limone con brioche col tuppo, oppure una sfogliata accompagnata da un buon espresso. Sedersi qui, con lo sguardo perso tra il mare e il vulcano, è già un’esperienza.
Il Teatro Greco: la meraviglia che toglie il fiato
Dal centro di Taormina, raggiungi il Teatro Greco in meno di dieci minuti a piedi, seguendo le indicazioni ben segnalate. L’ingresso è a pagamento, ma vale ogni centesimo, soprattutto se arrivi al mattino presto o verso il tramonto, quando la luce regala al panorama un’atmosfera quasi irreale.
Costruito originariamente dai Greci nel III secolo a.C. e successivamente ampliato dai Romani, il teatro è uno dei più grandi della Sicilia antica e il secondo per dimensioni dopo quello di Siracusa. Appena entri, cammina fino alle gradinate superiori e fermati. Davanti a te si apre uno dei panorami più iconici d’Italia: il mare infinito, la costa che scivola verso sud e, nelle giornate limpide, l’Etna che svetta all’orizzonte, spesso con la cima ancora innevata, come nel nostro caso.
Il teatro, ancora oggi utilizzato per concerti e rappresentazioni, ha un’acustica eccezionale. Prova a sederti, chiudere gli occhi e immaginare la platea piena, le voci degli attori, il silenzio del pubblico. È un’esperienza che ti connette immediatamente con secoli di storia e cultura.
Prenditi il tempo per esplorarlo tutto: le arcate sul retro, i passaggi tra le gradinate, la vista sulle montagne alle spalle. Anche se molto visitato, riesce a conservare una certa maestosità silenziosa, soprattutto nelle ore meno affollate.
All’uscita, troverai un piccolo bookshop e qualche punto panoramico per scattare le ultime foto. Da qui, puoi decidere se tornare verso il centro per pranzo, oppure continuare con una passeggiata rilassante tra giardini e terrazze.
Pranzo con vista: la scelta giusta prima di continuare
Dopo la visita al Teatro Greco, abbiamo deciso di prenderci una pausa e andare a pranzo prima di proseguire con la visita dei giardini. Già durante la passeggiata di prima mattina avevamo adocchiato un ristorantino con una posizione invidiabile: La Buca.
Situato su una terrazza che guarda il mare, La Buca è uno di quei posti che sanno come unire semplicità e qualità. Non è tra i locali più pubblicizzati, ma è proprio questo il bello: atmosfera rilassata, cucina siciliana autentica, personale accogliente.
Abbiamo scelto di ordinare piatti locali, lasciandoci consigliare. Un antipasto di mare freschissimo, seguito da una pasta alle sarde con finocchietto selvatico che profumava di tradizione. E poi, naturalmente, un bicchiere di vino bianco locale, perfetto per rinfrescarsi in una giornata dal cielo limpido e dal sole pieno.
Se anche tu arrivi qui intorno a mezzogiorno, prenotare non è sempre necessario, ma nei weekend o in alta stagione è consigliato. Meglio ancora se trovi un tavolo esterno: il panorama è davvero uno di quelli che ti fanno rallentare il tempo.
Con lo stomaco felice e le gambe riposate, ci siamo rimesse in cammino, pronte per un pomeriggio più tranquillo. Prossima tappa: i Giardini della Villa Comunale.
Pomeriggio rilassante tra verde e panorami: i Giardini della Villa Comunale
Dopo il pranzo a La Buca, riprendi la passeggiata imboccando Via Bagnoli Croce, che scende dolcemente verso i giardini. La Villa Comunale, nota anche come Parco Duca di Cesarò o Parco Trevelyan, è a pochi minuti dal centro ed è l’oasi perfetta per rilassarsi dopo una mattinata intensa.
Perché vale una sosta
I giardini un tempo erano privati: appartenuti a Lady Florence Trevelyan, nobildonna scozzese che li donò al Comune nel 1922. Oggi sono un giardino botanico curato, aperto gratuitamente dalla mattina fino al tramonto (in estate fino alle 24:00).
Entrando, ti accoglie una vegetazione rigogliosa: palme, ficus, piante grasse, bouganville e agavi, che creano ombra, profumi e scorci fioriti. Il percorso è una tranquilla passeggiata tra vialetti di terra battuta e panchine nascoste sotto gli alberi, perfetto primo piano per una pausa rigenerante.
Dettagli da non perdere:
Victorian follies: piccole costruzioni in stile romantico-gotico, come torrette, pagode e gazebo commissionati da Lady Trevelyan per ammirare gli uccelli e creare punti scenografici.
Vista panoramica: il giardino è collocato su un costone roccioso, regalando una vista spettacolare sulla costa di Giardini‑Naxos e sull’Etna in lontananza.
Mentre cammini, noterai un sentiero botanico che descrive specie locali ed esotiche, frutto della passione della contessa per la botanica e l’ornitologia (i pappagalli esotici sono un tocco originale).
Il parco è una pausa silenziosa, ideale per ricaricare energie, leggere una guida, o semplicemente sedersi a guardare il mare e il vulcano. Ogni tanto, qualche cane dorme al sole, i pappagalli gracchiano tra gli alberi e il profilo di Taormina si staglia netto alle spalle.
Info utili
Come arrivare: si raggiungono dopo circa 5–10 minuti a piedi dal Teatro Greco, seguendo le scalinate da Corso Umberto I
Orari di apertura: estivi 09:00–24:00, invernali 09:00–20:00.
Costo: ingresso gratuito.
Chiusura della giornata a Castelmola: aperitivo con vista panoramica
Dopo la visita ai Giardini della Villa Comunale, vale la pena concludere la giornata con un’escursione a Castelmola, piccolo borgo medievale abbarbicato sulla montagna che domina Taormina dall’alto. Raggiungerlo è semplice, in circa 15 minuti d’auto o con i bus locali. L’arrivo ripaga subito: un dedalo di viuzze lastricate, scorci romantici e una vista che si apre come una cartolina sulla costa ionica, l’Etna e il Teatro Antico.
Per chiudere in bellezza, scegli un aperitivo all’Antico Caffè San Giorgio, un locale storico affacciato direttamente sulla terrazza panoramica di Piazza Sant’Antonio. Qui, tra tavolini all’aperto e un’atmosfera tranquilla, puoi ordinare un bicchiere di vino locale, magari accompagnato da bruschette o prodotti tipici della zona.
Il punto forte? Il panorama. Da questo affaccio privilegiato, lo sguardo spazia senza ostacoli dal mare alle montagne, con il sole che cala lentamente dietro l’Etna regalando colori da cartolina. Il momento perfetto per rilassarti, scattare qualche foto e respirare l’autenticità di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Castelmola al tramonto, con un calice in mano e il profilo dell’isola che si accende di luce calda, è la cornice ideale per concludere una giornata intensa tra arte, natura e sapori siciliani.
Una Sicilia che resta dentro
Taormina e i suoi dintorni non si limitano a “piacere”: ti si attaccano addosso. Ti restano nei colori delle ceramiche, nei profumi delle granite al limone, nel silenzio improvviso che ti sorprende nei Giardini della Villa Comunale, e nella maestosità dell’Etna che sembra osservarti da lontano, anche quando sei al mare.
In pochi chilometri si concentra un patrimonio naturale, storico e gastronomico che riesce a parlare a ogni tipo di viaggiatore: a chi ama l’arte, a chi cerca la bellezza, a chi vuole solo rilassarsi o a chi non sa stare fermo un momento.
Il consiglio è semplice: preparati bene, prenota in anticipo, ma lasciati anche un po’ guidare dall’istinto. Il meteo può cambiare, gli orari a volte slittano, ma in Sicilia nulla va davvero “storto” se sei disposto a vivere le cose con curiosità.
E quando ripartirai, magari con un vasetto di marmellata di arance in valigia o una bottiglia di vino dell’Etna ben imballata, saprai che un pezzetto di quest’isola lo porti con te. Un buon motivo, se non altro, per tornare.
Andra Juhasz