Il Salotto di Kreanews

Il Salotto di KreaNews – “La musica latina? Studio, passione e cultura” con Gino Rey e Nik

Nel nuovo appuntamento de Il Salotto di KreaNews, Francesco Russo ha ospitato Gino Rey e Nik (Raimondo Reggio e Domenico Fusco), protagonisti di un progetto musicale che unisce Napoli e Sudamerica nel nome della bachata. Una chiacchierata vibrante di ritmo e significato, tra passione, rigore e riconoscimenti internazionali.

Raimondo, come nasce il progetto musicale Gino Rey?
«È nato nel luglio 2024. Venivo dall’R&B, un genere che amo, ma che in Italia non era compreso appieno. Così, seduto sul divano, ho iniziato a pensare: “Cosa posso inventarmi?”. Ho sempre amato la musica latina, così ho studiato seriamente la bachata. Ho scoperto la sua struttura complessa e affascinante, in particolare la versione dominicana. Dopo tanto studio, ho pubblicato il primo singolo che ha avuto successo in Sudamerica, specialmente in Argentina.»

Nik, come vi siete ritrovati a collaborare?
«Ci conoscevamo da tempo, avevamo già collaborato cinque o sei anni fa, ma all’epoca eravamo ancora acerbi. Dopo il primo singolo, Raimondo mi ha ricontattato per inserire delle chitarre specifiche nel progetto. Sono un chitarrista classico, acustico ed elettrico, e così siamo ripartiti insieme, con una visione musicale più matura.»

Quanto conta lo studio in un progetto musicale come il vostro?
«Conta tantissimo. La bachata non è improvvisazione: va rispettata nella sua struttura, nei suoni, nelle armonie. Non basta emularla, bisogna comprenderla. È proprio grazie a questo approccio che siamo stati apprezzati anche da professionisti sudamericani, che fanno questo genere ogni giorno.»

La vostra musica nasce a Napoli, ma guarda lontano. Come è stata accolta in Italia?
«All’inizio eravamo visti con scetticismo: “Che state provando a fare?”, ci dicevano. Ma oggi, dopo tante interviste e concerti, molti ci fanno i complimenti. L’estero è stato più ricettivo sin da subito, ma ora anche l’Italia ci segue, e il pubblico ci premia.»

E proprio dal Sudamerica sono arrivate delle proposte importanti, giusto?
«Sì. Lì ho condotto una trasmissione radiofonica chiamata “L’Ora di Gino Rey” e presto saremo in concerto a Londra, invitati da un’emittente latina. Apriremo il live di un big del genere. Inoltre, il brano “La mano de Dios” – dedicato a Maradona – è stato accolto con entusiasmo. È un pezzo emozionante, che unisce due popoli legati da una figura simbolica.»

C’è un legame tra musica latina e musica napoletana?
Nik: «Assolutamente sì. Le melodie della musica napoletana classica hanno molto in comune con la musica latina. C’è un’affinità naturale. Anche il neomelodico, spesso denigrato, andrebbe rivalutato come forma espressiva popolare.»

Prossimi obiettivi?
«Farci conoscere sempre di più all’estero, consolidare il nostro progetto in Sudamerica e portarlo in Italia, magari in grandi festival come quello di Milano. Ma ci piacerebbe anche organizzare qualcosa a Napoli: un evento culturale che celebri la musica latina come strumento di dialogo tra i popoli.»

E l’8 giugno vi ascolteremo dal vivo?
«Sì! Saremo a San Giorgio a Cremano, a Villa Vannucchi, per il Fantasy Fest. Sarà un’occasione speciale per vivere dal vivo la nostra musica e condividere un po’ del nostro viaggio.»

Con determinazione e autenticità, Gino Rey e Nik stanno dimostrando che la musica latina non è solo ritmo e ballo, ma studio, dedizione e cultura. Un ponte sonoro tra due mondi che, forse, non sono mai stati così vicini.

L’intervista completa è disponibile sul canale ufficiale YouTube di KreaNews. Il Salotto di KreaNews va in onda ogni mercoledì alle ore 18.55 su Telecapri – Canale 15 del Digitale Terrestre.

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