Il Salotto di Kreanews

Il Salotto di Kreanews – Il teatro come strumento di riscatto: la visione di Nicola Le Donne

Nel nuovo appuntamento con Il Salotto di KreaNews, Francesco Russo accoglie Nicola Le Donne, direttore artistico, formatore e profondo conoscitore del territorio campano. Una chiacchierata intensa, in cui il teatro diventa pretesto per parlare di rinascita, inclusione e amore per la bellezza.

Nicola, partiamo da una riflessione importante. In un’epoca in cui spesso si parla solo del brutto, tu porti avanti la narrazione del bello. Quanto è importante farlo, oggi, soprattutto da un palco?
«È fondamentale. Purtroppo la cronaca spesso si concentra su ciò che fa notizia in negativo. Ma la Campania è piena di giovani che restano, che investono, che costruiscono. Io provo a fare la mia parte, ma è una rete ampia: librerie, teatri, spazi culturali. C’è chi, controcorrente, apre luoghi di aggregazione. E quelli vanno sostenuti.»

Napoli sta vivendo un momento fortissimo anche grazie all’audiovisivo, che finalmente racconta anche il bello. Quanto incide tutto questo?
«Gomorra non è il problema. Il problema è chi vuole usarla per identificare una città intera. La fiction è fantasia. Il problema è chi decide di raccontare solo il marcio. E invece io vedo ogni giorno il bello. Anche partendo dalla provincia, che ha meno risorse e visibilità, ma relazioni più vere. Bisogna scegliere cosa raccontare. Io scelgo la bellezza.»

Hai citato un luogo simbolo come il Museo Ferroviario di Pietrarsa. Ma quanto pesa essere “un’oasi nel deserto”?
«È proprio quello il punto. In mezzo a tutto il rumore, c’è chi lavora in silenzio e custodisce perle come Pietrarsa. È una scelta precisa: si potrebbe fare una “galleria degli orrori”, ma si preferisce raccontare il valore. È questo che fa la differenza. E vale anche per i bambini: dobbiamo educarli al bello.»

A proposito di bambini, nel vostro lavoro formativo puntate molto su di loro. Qual è l’obiettivo?
«Formare il pubblico di domani. Con mia moglie Michela Cerra, pedagogista teatrale, abbiamo avviato laboratori, spettacoli, workshop. Un progetto si chiama Favole Sbagliate, dove destrutturiamo le favole tradizionali. Il lupo non è “il cattivo”. Lo hanno scritto così. Mostriamo ai bambini che ci sono altre narrazioni, altre possibilità. Un messaggio forte e necessario.»

Nel vostro lavoro con le scuole e l’università, come cambiano le dinamiche?
«All’Università Parthenope, con la professoressa Chiavarone, portiamo avanti progetti di pedagogia teatrale. Lavoriamo sul pensiero critico, sulla capacità di interrogarsi. Il teatro non deve dare risposte, ma domande. E in quel momento nasce qualcosa di importante.»

Quanto è difficile far capire al pubblico che anche i prodotti “non comici” possono essere coinvolgenti?
«Bisogna studiare il territorio. A Palma Campania siamo partiti da spettacoli più leggeri, poi abbiamo alzato il livello. Il pubblico va accompagnato. Il teatro popolare non è “di serie B”. Anzi. È un modo straordinario di raccontare. L’importante è la qualità. Io credo in un teatro che mescola le forme. Una sera ridi con Rosario Verde, un’altra rifletti su Matilde Serao.»

Hai parlato di popolarità. Quanto può essere un’arma a doppio taglio per un attore?
«È vero. Oscar Di Maio, ad esempio, ha creato una maschera che lo ha reso riconoscibile. Ma ogni anno cambia personaggio, lavora sul repertorio del padre Gaetano, si reinventa. È fondamentale. Se ti fermi al successo di un personaggio, rischi di restare incastrato. In Italia ci etichettano in fretta. Invece bisogna avere sempre un piano B, una nuova sfida.»

Nel tuo percorso formativo, c’è stato un bambino o un giovane che è tornato da te a ringraziarti?
«Sì, più di uno. Ricordo ancora chi mi fermava per strada dicendomi: “Non ti ricordi? Mi hai detto di continuare.” Se una parola detta può piantare un seme, allora sì, sono felice. Il teatro non ti fa diventare ricco, ma ti fa vivere bene. E la notte dormiamo tranquilli. Non facciamo nulla di male. Anzi.»


L’intervista completa è disponibile sul canale ufficiale YouTube di KreaNews. Il Salotto di KreaNews va in onda ogni mercoledì alle ore 18.55 su Telecapri – Canale 15 del Digitale Terrestre.

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