Fonte Boa (Brasile), giugno 2025 – Una scoperta inattesa, in seguito alla caduta di un maestoso Paricarana (albero alto circa 15 m), ha rivelato sette urne funerarie sepolte sotto le sue radici, a circa 40 cm di profondità nella pianura alluvionale di Lago Cochila, nella regione del Médio Solimões.
Cosa rende straordinario questo ritrovamento?
Dimensioni notevoli: due urne, con diametri di circa 90 cm, dal peso stimato attorno ai 350 kg, sono state estratte con grande sforzo, impiegando un’intera giornata e l’opera di sei persone.
Contenuto rituale: al loro interno sono stati rinvenuti resti umani e animali — tra cui ossa di pesci, tartarughe e rane — insieme a semi, segno di un rituale funerario articolato.
Tecnica ceramica unica: le urne sono variamente realizzate con argilla verde, ricoperta da clay engobes, e decorate da bande rosse — uno stile mai riscontrato prima nella polychrome tradition dell’Amazzonia.
Contesto antropico: le urne erano sepolte su isole artificiali, rialzate dal piano alluvionale tramite terra e frammenti ceramici, attributo di società indigene capaci di ingegneria complessa e insediamenti stabili.
Il ritrovamento
Il ritrovamento è stato opera di Walfredo Cerqueira, pescatore locale, che ha notato le urne emergere dalle radici dopo la caduta dell’albero e ha avvisato prima un sacerdote, poi gli archeologi dell’Istituto Mamirauá (IDSM) con base a Tefé . Le operazioni di scavo, durate un mese e svolte su una piattaforma di legno e liane alta 3 m, hanno richiesto un lavoro comunitario intenso.
Cosa ci raccontano queste urne
1. Rituali funerari a più fasi: i corpi venivano prima deposti in cesti nei fiumi o sepolti, poi lasciati in acqua per la disarticolazione, successivamente cremati e infine raccolti nei vasi — che simbolicamente erano un “nuovo corpo”.
2. Segni di ingegneria territoriale: le isole artificiali testimoniano un’abilità sofisticata nell’adattamento a un territorio soggetto a inondazioni periodiche.
3. Possibile umanesimo culturale: l’uso di argilla colorata e di forme insolite suggerisce l’esistenza di una civiltà indigena con identità culturale autonoma e rituali elaborati — forse ancora sconosciuta.
Prossimi passi
Datazione: tramite analisi al radiocarbonio, si tenterà di restringere il periodo di realizzazione (200–3 000 anni fa) .
Analisi culturale: si indagherà il legame con attuali popolazioni indigene, in un contesto dove molte comunità sono state decimate .
Studio interdisciplinare: antropologia, botanica, zoologia e geologia saranno coinvolte, in collaborazione fra accademici e comunità locali, per valorizzare e tutelare il patrimonio culturale.
Impatto della scoperta
Questa eccezionale scoperta conferma che l’Amazzonia non è stata solo una foresta vergine, ma il cuore di comunità tecnologicamente evolute, capaci di costruire e coltivare isole, elaborare rituali complessi e produrre ceramiche artistiche . Le urne testimoniano processi culturali sofisticati e contribuiscono a riscrivere la storia pre‑colombiana dell’area.
La caduta casuale di un albero ha offerto una finestra unica sulla memoria sepolta di un’antica civiltà amazzonica, dimostrando che, sotto la vegetazione, si nascondono segreti capaci di rivoluzionare la nostra conoscenza del passato. Le urne sono ora in laboratorio a Tefé, pronte per svelare i loro segreti e restituire voce ai popoli che, secoli fa, costruirono spazi di vita resilienti e intrisi di significato.
