La 79ª edizione del Premio Strega ha ufficialmente annunciato i dodici finalisti che si contenderanno il prestigioso riconoscimento letterario italiano. La selezione, come sempre, ha suscitato polemiche, sorprese e qualche amara esclusione. Tra i nomi in lizza, autori affermati e nuove voci, con una particolare attenzione alla vivacità dei piccoli e medi editori, come sottolineato da Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci.
Ecco i dodici candidati, proposti da giurati illustri:
- Valerio Aiolli, Portofino Blues (Voland) – proposto da Laura Bosio
- Saba Anglana, La signora meraviglia (Sellerio) – proposto da Igiaba Scego
- Andrea Bajani, L’anniversario (Feltrinelli) – proposto da Emanuele Trevi
- Carrieri, Poveri a noi (Ventanas) – proposto da Valerio Berruti
- Deborah Gambetta, Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel (Ponte alle Grazie) – proposto da Claudia Durastanti
- Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo (Neri Pozza) – proposto da Giulia Ciarapica
- Renato Martinoni, Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia (Manni) – proposto da Pietro Gibellini
- Paolo Nori, Chiudo la porta e urlo (Mondadori) – proposto da Giuseppe Antonelli
- Elisabetta Rasy, Perduto è questo mare (Rizzoli) – proposto da Giorgio Ficara
- Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa) – proposto da Walter Veltroni
- Nadia Terranova, Quello che so di te (Guanda) – proposto da Salvatore Silvano Nigro
- Giorgio van Straten, La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri (Laterza) – proposto da Edoardo Nesi
Le grandi esclusioni
Tra i nomi più discussi rimasti fuori dalla dozzina spicca Nicoletta Verna, autrice di I giorni di vetro (Einaudi), la candidata della storica casa editrice torinese. Nonostante il successo di vendite (oltre 50.000 copie) e l’apprezzamento della critica, Verna non ha superato la selezione. Paolo Repetti, direttore editoriale di Einaudi Stile Libero, ha espresso stupore e disappunto:
«L’esclusione di Nicoletta Verna dalla dozzina del Premio Strega sorprende e dispiace. È una scelta difficile da comprendere per chi riconosce in lei una delle voci più solide e originali della narrativa italiana contemporanea. Chi ha preso questa decisione – legittimamente, secondo le regole del Premio – ha adottato un criterio che non condivido, ma che rispetto. Per fortuna, la letteratura ha un tempo e un pubblico che vanno oltre qualsiasi giuria».
Altro escluso di peso è Michele Masneri, autore di Paradiso (Adelphi), molto amato dai giornalisti ma, come ricorda ironicamente l’articolo, «questo non è un criterio, non allo Strega e praticamente da nessuna parte». Anche l’ex ministro Dario Franceschini non è riuscito a entrare in dozzina, evitando così polemiche su possibili favoritismi politici.
Le prossime tappe
La cinquina finalista sarà annunciata il 4 giugno al Teatro Romano di Benevento, mentre la serata finale si terrà il 3 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, con diretta su Rai 3.
Il Premio Strega 2025 si conferma un osservatorio privilegiato sulla narrativa italiana, tra conferme, sorprese e polemiche. Con una dozzina ricca di stili diversi e l’introduzione della saggistica, il premio dimostra di volersi rinnovare senza perdere il suo ruolo di bussola per i lettori. Ora non resta che attendere la prossima selezione e, infine, il verdetto finale.